Una vita senza scheletro

Una vita senza scheletroIl viaggio attraverso il Museo si conclude in questa sala che raccoglie organismi situati agli estremi del percorso evolutivo, iniziato con le spugne e terminato con i gli animali dotati di vertebre.
Sulla destra di chi entra, una vetrina è dedicata agli organismi pluricellulari, tutti invertebrati, che hanno segnato le prime tappe della colonizzazione animale sulla Terra. Spugne, meduse, coralli, attinie, vermi di varia discendenza evolutiva, a vita libera oppure parassiti, sono tutti organismi acquatici o hanno nell’ambiente acquatico parenti strettissimi. Negli ambienti sommersi, dove ci sono meno difficoltà per il sostegno, l’eliminazione delle sostanze di scarto, la respirazione, la riproduzione, tante differenti strategie di adattamento hanno continuato a coesistere.
Procurati negli anni ’50 del Novecento per finalità didattiche, gli esemplari esposti sono conservati per lo più in flaconi contenti alcool etilico a 70°. Non ci sono valide alternative a questa modalità di conservazione. Essa conferisce una diversa consistenza ai tessuti molli. Elimina le colorazioni spesso spettacolari, che molti di questi animali hanno in natura.
Lungo le altre pareti le vetrine esauriscono invece il percorso sui Vertebrati, concludendo così anche il viaggio nel mondo dei Mammiferi.
Nella teca più grande sono conservati alcuni reperti particolarmente interessanti come il puma nell’atto di predare una scimmia e il bell’esemplare di gattopardo o ocelot. Sulla destra campeggia il grande cranio di ippopotamo con i poderosi canini inferiori che possono raggiungere anche il metro di lunghezza. Da ammirare anche il piccolo di tapiro e le zanne di elefante.
Nella vetrina dedicata ai primati sono presenti alcune specie molto rare come la guereza dal bel mantello nero con lunghe frange bianche, localizzata nell’Africa centro-orientale, e la scimmia leonina, specie localizzata nella zona costiera sud-orientale del Brasile.
Degni d’attenzione sono gli scheletri del grande pipistrello e quello del giovane scimpanzé che mostra la notevole somiglianza dell’anatomia di questa scimmia con quella della specie umana.
Con questa sala si conclude il percorso espositivo del Museo.
Ti ricordiamo che il Museo è fucina di molteplici attività collaterali attinenti al percorso che ne permettono una migliore fruizione e conoscenza adatta per tutte le fasce d’età.
Altrettanto ricca è l’offerta di eventi e mostre temporanee che ti offre il Museo di Storia Naturale di Ferrara.

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