Maggio

Salone dei Mesi


Francesco del Cossa e bottega
(Ferrara, c. 1436 - Bologna, 1478)
Maggio
affresco
parete est


Il mese di Maggio è l’area della parete est che ha sofferto di più gli usi impropri imposti al Salone nel Sei e Settecento.

La fascia superiore raffigura il Trionfo di Apollo, il cui carro è guidato da Aurora ed è trainato da cavalli mentre la divinità posta a protezione del segno dei Gemelli regge in mano il sole. A destra, nella porzione superiore, sono effigiate le Muse mentre sotto di esse trovano posto diversi bambini: il cui significato non è decifrabile con certezza. A sinistra, si scorgono vari umanisti intenti a discutere.

La porzione zodiacale vede al centro i Gemelli attorniati dai tre decani: il primo da sinistra – difficilmente identificabile – è un probabile riferimento alla costellazione dell’Auriga, il secondo è composto dalle figure di Apollo ed Ercole che l’astrologo greco Tolomeo faceva coincidere con le stelle di Castore e Polluce. L’ultimo decano, una raffinata figura di arciere, si riferisce ancora alla sfera indiana di Albumasar ed è desunto dalla raffigurazione dell’Apollo greco.

La scena inferiore, purtroppo mutila per la quasi totalità a causa dell’apertura di una porta nel Settecento, presenta solo pochi brani di pittura: si scorgono scene di vita di campagna che sicuramente accompagnavano il passaggio di Borso e del suo seguito.

Al di sotto di questa scena, la zoccolatura sopravvissuta è meglio conservata, circostanza che consente di apprezzare le plastiche figure degli amorini.

Anche se nella lettera indirizzata a Borso nel marzo del 1470 Cossa afferma di essere l’autore di tutti e tre i mesi della parete orientale, l’analisi dello stile testimonia che nel Maggio l’intervento diretto del maestro appare circoscritto al gruppo di putti che compare a destra del Trionfo di Apollo e alla fascia zodiacale. Nelle altre aree, invece, risulta all’opera la sua bottega.