GIUGNO

Salone dei Mesi


Maestro dagli occhi spalancati
(attivo seconda metà XV secolo)
Giugno
affresco
parete nord

Lo stato di conservazione dei mesi che vanno da Giugno a Settembre è stato compromesso nel corso del tempo dalle infiltrazioni d’umidità che nel 1964 hanno consigliato il distacco degli affreschi, poi trasportati su nuovo supporto nel 1999-2000 prima di essere ricollocati.

Nel Giugno campeggia nella scena superiore il Trionfo di Mercurio il cui carro è, questa volta, raffigurato di profilo. Questa divinità era posta tradizionalmente a protezione del commercio, come documenta la presenza, a destra come a sinistra, di mercanti dai preziosi abiti. Rafforza il riferimento la presenza del corpo senza vita di Argo che fu decapitato dallo stesso Mercurio su incarico di Giove al fine di liberare Io, la ninfa trasformata in giumenta da Giunone (come narrato da Ovidio nelle Metamorfosi).

La fascia astrologica è contraddistinta dal Cancro attorno al quale troviamo il primo decano identificabile con Orione, quello seguente costituito da due donne la seconda delle quali, quella seduta, pare potersi identificare con Iside, mentre il terzo è parte della costellazione di Argo: le fattezze di quest’ultimo paiono rimandare a Canopo, nocchiere di Argo, morto per il morso di un serpente.

Nel paesaggio e nei caseggiati del fondale della scena borsiana si è proposto di riconoscervi la delizia di Belriguardo e l’area circostante, identificando nella scena di sinistra Borso d’Este che lì riceve il titolo di Signore di Ferrara da Agostino Villa, giudice dei Savi.

Pur non essendo presente alcun documento relativo a questo mese, la critica è da tempo concorde nel ritenere unitaria l’esecuzione dei tre registri. Per identificare questo artista si è dapprima proposto il nome convenzionale di “Maestro B”, poi quello più caratteristico di “Maestro dagli occhi spalancati” (A. Venturi), a causa degli occhi dei personaggi dipinti da questo artista a forma «di romboide, spalancati con dilatate e nere pupille».

Attorno all’affresco di Schifanoia sono state così raccolte altre opere (tre presso la Pinacoteca Nazionale di Ferrara: la Madonna col Bambino già Santini e l’antependium già Vendeghini Baldi, le decorazioni del soffitto del dormitorio piccolo di Sant’Antonio in Polesine; l’Ascensione dell’Abbazia di Nonantola), facendo emergere la figura di un pittore alquanto operoso nella Ferrara del 1470 circa, che dimostra di avere meditato a lungo sulla elettrizzata visione della realtà proposta dai miniatori che diedero vita alla straordinaria Bibbia di Borso, custodita presso la Biblioteca Estense di Modena.