Luglio

Salone dei Mesi


Maestro dagli occhi spalancati e bottega
(attivo seconda metà XV sec.)
Luglio
affresco
parete nord

Il mese di Luglio è caratterizzato dalla rappresentazione nel registro superiore del Trionfo di Giove. Questi siede sul carro con Cibele a proteggere il mese del Leone, come prescrive Manilio negli Astronomica. Sullo sfondo a destra è rappresentato Attis, il cui mito è legato a quello di Cibele che, reso pazzo da Agdistis, si evira sotto un pino morendo dissanguato. Il matrimonio effigiato a sinistra è stato invece interpretato come un riferimento all’unione della sorella di Borso, Bianca, con Galeotto della Mirandola nel 1468.

La fascia astrologica si apre a sinistra con una figura con tunica talare assisa su albero, riferimento alla costellazione dell’Idra e al relativo mito. Segue il segno zodicale del Leone con al di sopra il secondo decano, derivato, come il precedente, dalla sfera indiana di Albumasar, ed identificabile con Regulus, come paiono testimoniare la presenza del mirto e della freccia. Questa porzione d’affresco si chiude con una truculenta figura che si nutre di carne individuata dagli studiosi con Boote, custode della costellazione dell’Orsa.

Nella fascia terrena il consueto corteo borsiano è ambientato in un paesaggio nel quale si è provato a riconoscere le sembianze di San Giorgio fuori le Mura (a destra) e del monastero di Sant’Antonio in Polesine (a sinistra), luoghi cari all’immaginario politico-celebrativo borsiano.

Dal punto di vista stilistico non c’è stata a lungo concordia tra gli storici circa l’identificazione del numero di artisti attivi nell’intero mese. Gli studi più recenti mirano però a semplificare, riscontrando una sostanziale continuità nei mesi del Leone e del Cancro. I modi corposi e angolari di costruire le figure, le tinte delicate e luminose, gli occhi spalancati, persino la calligrafia della pennellata che chiude i contorni, non paiono affatto distanti dal Maestro dagli occhi spalancati, soprattutto nel registro superiore e mediano del Luglio, dove lo stile è compatto, rivelando semmai, solo nel decano di destra qualche differenza di stesura. L’omogeneità stilistica dei mesi di Giugno e Luglio lascia pensare che i due settori siano stati dipinti in stretta contiguità, operando forse su uno stesso ponteggio che veniva abbassato man mano che si terminava il lavoro sulle coppie dei Trionfi, per poi passare alle scene zodiacali ed arrivare al registro cortigiano.