VI - Il ciclo dei Mesi e la Porta dei Pellegrini della Cattedrale di Ferrara
Le sculture qui raccolte [68-83] ornavano la grandiosa Porta dei Pellegrini, detta anche dei Mesi, situata al centro del fianco meridionale della Cattedrale, verso l’attuale piazza Trento e Trieste. Murato nel 1717, durante i lavori di ammodernamento dell’interno del Duomo, poi completamente demolito nel 1736, del portale sopravvive il profilo dell’arcata superiore, al di sopra della Loggia dei Merciai.
È possibile ricostruirne la forma originaria grazie alle descrizioni delle fonti. Al di sopra di alcuni gradini di accesso, la parte inferiore del portale era formata da un’ampia volta a tutto sesto, sorretta da due colonne di marmo rosso poggiate sul dorso di due grifi. Sopra il protiro, due leoni stilofori, sormontati da colonnine a fascio, sostenevano l’arco di copertura con le falde spioventi; alla sommità dell’edicola vi era un Cristo giudice con ai lati le due figure inginocchiate di un giovane e di un vecchio.
Del portale originario decorato da Nicholaus e dalla sua bottega dopo il 1135 si conservano i due grifi e i due leoni stilofori sul sagrato dellla Cattedrale, mentre sono qui custoditi la formella con Eva filatrice [82], una delle scene del Vecchio Testamento che decoravano l’architrave e gli stipiti del portale, e il frammentario Telamone [81].
Intorno al 1225-1230, sull’esempio di Benedetto Antelami a Parma, il sottarco del portale fu arricchito dal ciclo dei Mesi [68-75], disposto su due fasce sovrapposte – come documenta la ricostruzione grafica che vedete riprodotta nel pannello informativo (Andreotti 1989) –, e dalle formelle di carattere astrologico [77-80], opera dello straordinario artista che da questa impresa prende il nome: il Maestro dei Mesi di Ferrara.
All’aggiornamento duecentesco va riferito anche il Capitello con storie del Battista [83], attribuito talvolta allo stesso Maestro dei Mesi, ma forse di mano di un suo collaboratore, denominato appunto Maestro del Capitello del Battista.